3830 recensioni a vostra disposizione!
   
 
 

LUSSURIA – SEDUZIONE E TRADIMENTO
(SE, JIE)
Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 9 febbraio 2008
 
di Ang Lee, con Tang Wei, Tony Leung, Chiu-wai, Joan Chen, Wang Lee-hom, Chu Chih-ying (Cina - Stati Uniti, 2007)
 
Regista pluridecorato (questo è il suo secondo Leone d'Oro veneziano dopo i cowboys gay di BROKEBACK MOUNTAIN; i cavalieri volanti kung-fu di LA TIGRE E IL DRAGONE hanno avuto il successo che sapete), Ang Lee non è mai stato campione di coerenza. Forse in quanto taiwanese trapiantato negli Stati Uniti, autore di conseguenza di opere che attingevano alle due culture, capace di passare con stile sempre seducente da un western allo psicodramma contemporaneo TEMPESTA DI GHIACCIO, dalla riuscita rievocazione dei fumetti di HULK ad un classico della letteratura anglosassone come RAGIONE E SENTIMENTO da Jane Austen.

Cineasta vagabondo, Ang Lee è tornato a casa per creare, checché se ne dica, uno dei suoi film più ispirati (anche se storpiato dalla versione doppiata in italiano): essendosi magari liberato da ogni forma di pudore asiatico, per girare però non solo ciò di cui soprattutto si parla, una serie di amplessi fra i più osé e comunque splendidi visti da quelle parti dai tempi del mitico L'IMPERO DEI SENSI. Tradotto difatti alla meno peggio, il titolo originale SE-JIE confronta due ideogrammi: un primo, che designa la grazia femminile ed il desiderio sessuale, ad un secondo, che significa prudenza, astinenza, ritegno. Ma i due assieme suggeriscono nello stesso tempo l'idea di ruolo teatrale: di una circolarità dalla quale occorre sfuggire allarmati. Ecco allora che dal breve racconto di Eileen Chang il lungo affresco di Ang Lee tenta, riuscendovi proprio nella parte più coinvolgente e difficile, di fondere l'amalgama sottile e affascinante di quei due ideogrammi. Allestendo dapprima una vicenda di spionaggio che nella Cina occupata dai giapponesi della Seconda Guerra ci fa assistere (con una certa indifferenza, dovuta alla maestria un po' glaciale dell'impeccabile ricostruzione storica) ad un'odissea che dalla Hong-Kong del 1938 conduce alla Shanghai del '42. Quella, non indifferente già come analisi della condizione femminile, della giovane studentessa Wong Chia-Chi, dapprima attrice in un gruppo teatrale dilettante, quindi affiliata come militante nella Resistenza. E incaricata infine di una missione fisicamente, politicamente, ma ancor più psicologicamente lacerante: infiltrarsi fra i giapponesi di Shanghai per sedurne, e quindi far assassinare, il capo della polizia segreta.

Sul filo della presenza di un'esordiente straordinaria per mutevolezza espressiva, Tang Wei (di un'innocenza quasi infantile, poi fragile o maliziosa, seduttrice astuta e sensuale infine), del suo confronto con la personalità al solito infinitamente interiorizzata del grande Tony Leung di IN THE MOOD FOR LOVE, quel passaggio di un film fino ad allora anche oleografico e prolisso assume tutt'altra capacità di introspezione. Certo, il suspense di una strategia di spionaggio e infiltrazione: ma in una discesa nell'intimo, che non vive soltanto dei contrasti più risaputi fra ragione e sentimento, vittima e carnefice. Piuttosto, fra amore e morte, Eros e Thanatos, violenza e passione, desiderio e odio, sensualità e pudore, lealtà e tradimento: dialettica di contraddizioni estreme, brutali, tenere, poetiche, finemente rivelatrici dell'animo umano che una direzione d'attori magistrale svela nelle sfumature minime. C'è una sequenza splendida come quella della giovane che con il suo canto da geisha riesce a strappare una lacrima al suo amante feroce; ma è proprio nelle tanto chiacchierate scene di sesso che il film conquista territori di significato espressivi abitualmente sconosciuti agli exploit kamasutriani. Nella loro spregiudicata evidenza questi finiscono per sondare nel vivo le zone più segrete dei due protagonisti. Quelle dove le esigenze di tenerezza ed aggressività, di abbandono e di coscienza, di negazione di sé e di rispetto dell'altro si fondono in un istante sublime, finalmente rivelatore, di estasi o, se preferite, di tentativo d'amore.


   Il film in Internet (Google)
  Film dello stesso regista

Per informazioni o commenti: info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch

 
 
Elenco in ordine


Ricerca






capolavoro


da vedere assolutamente


da vedere


da vedere eventualmente


da evitare

© Copyright Fabio Fumagalli 2024 
P NON DEFINITO  Modifica la scheda